Il Servizio Autoambulanza del Mendrisiotto apprende con piacere dell’intento del Gruppo VF di destinare una parte degli aiuti, messi a disposizione a livello mondiale per l’emergenza Coronavirus, al nostro servizio e all’Ente Ospedaliero Cantonale.

In merito all’iniziativa odierna della popolazione per il plauso al personale sanitario (e non solo), v’informiamo con la presente dell’estrema gratitudine di tutti i dipendenti del Servizio Autoambulanza Mendrisiotto; a tal fine, il personale ha esposto in modo spontaneo all’esterno della sede uno striscione di ringraziamento per il sostegno ricevuto.
Grazie ad una generosa donazione, la nostra Associazione ha potuto acquistare un nuovo veicolo di 8 posti, munito di un dispositivo per il trasporto contemporaneo di due carrozzine. La donazione ha contribuito ad ampliare il parco veicoli del nostro Servizio Trasporti anziani e disabili: un servizio nato qualche anno fa e che in poco tempo è già diventato una realtà consolidata nel nostro panorama socio-sanitario. Come riferisce la Presidente Katia Cereghetti-Soldini nel suo editoriale della rivista InfoSam di novembre 2019, «al di là della notevole portata umanitaria di questo gesto, quello che veramente colpisce è che questa persona ha scelto di restare anonima. Quando il bene non vuole calcare un palcoscenico ma desidera restare dietro le quinte, acquista ai nostri occhi un valore ancora più grande. Voglio quindi ringraziarlo di cuore, a nome di tutta la nostra Associazione.»
Anche quest’anno, il Club del Tappo ha deciso di devolvere al Servizio Autoambulanza Mendrisiotto un importante contributo di 1'500 CHF, derivante dalle loro attività di raccolta fondi e volontariato.
Il SAM esprime alle collaboratrici e ai collaboratori del Club del Tappo i più vividi ringraziamenti per la donazione ricevuta.
Riconoscere i segnali di un ictus cerebrale è fondamentale. Si tratta della terza causa più frequente di decesso in Svizzera. Tuttavia se si reagisce tempestivamente si possono contenere i danni causati dal mancato afflusso di sangue al cervello. Il 40% delle persone colpite da questa patologia si riprende completamente, il 35% ne rimane menomato e il 25% purtroppo non sopravvive.
Questi i principali sintomi:
• Paralisi improvvisa, disturbi della sensibilità o debolezza, per lo più soltanto a un lato del corpo (volto, braccio o gamba),
• Cecità improvvisa (spesso solo un occhio) o visione doppia,
• Anomalie del linguaggio o difficoltà di capire quanto viene detto.
Se si manifestasse uno di questi sintomi, chiami subito il numero d’emergenza 144. Per approfondimenti: https://www.swissheart.ch/it/chi-siamo/campagne/campagna-contro-lictus-cerebrale.html
La Fondazione Ticino Cuore ha realizzato un cortometraggio per mostrare come avviene in Ticino la presa a carico di un paziente colpito da arresto cardiaco improvviso. Le prime manovre rianimatorie, l’arrivo dei First Responder, i soccorsi professionali e le cure al Cardiocentro. Una catena del salvataggio, ormai ben collaudata, che nel nostro Cantone ha permesso di raggiungere una sopravvivenza fra le migliori a livello internazionale.
https://www.youtube.com/watch?v=XC5hjzeCZc8&feature=youtu.be
Per sensibilizzare sempre di più sull'importanza di un intervento immediato in caso di arresto cardiaco improvviso, la Fondazione Ticino Cuore ha realizzato il cortometraggio "Il mio destino". Ispirato a una storia vera, il film racconta la drammatica esperienza del protagonista, Guido Juri. Il 27 aprile 1998, suo padre viene colpito da un infarto. Purtroppo, non ce la fa. Vent'anni dopo, lo stesso giorno di aprile, la morte bussa alla porta di Guido. Il giovane, 47 anni, sta lavorando in un bosco di Ambrì insieme a un collega. Improvvisamente ha un dolore allo stomaco. I due rientrano subito a casa e Guido si accascia al suolo. Il collega chiama l'144, l'operatrice allerta l'ambulanza e l'elicottero della Rega, mentre manda la sorella di Guido a prendere il defibrillatore pubblico, poco distante. Vengono mobilitati i First Responder, in pochi minuti sono sul posto. All'arrivo dell'ambulanza i soccorritori valutano lo stato del paziente, il cuore riprende a pulsare, inviano un elettrocardiogramma a Cardiocentro Ticino. Il cardiologo organizza i servizi interni per accogliere nel minor tempo possibile il paziente e sottoporlo alle indagini diagnostiche necessarie e alla terapia ospedaliera. Dal momento della chiamata all'144 all'inizio dell'intervento trascorre poco più di un'ora. Gli ingranaggi della catena di salvataggio hanno funzionato perfettamente. Guido è salvo e, dopo il periodo di degenza, torna alla sua vita di sempre.
Prodotto dalla Amila Entertainment, con la regia di Michael Bonito, il film si è avvalso del co-finanziamento di Federazione Cantonale Ticinese Servizi Autoambulanze, Fondazione Svizzera di Cardiologia, Società Svizzera di Cardiologia, Swiss Resuscitation Council, Fondazione Carlo Salvi Casal, insieme alla stessa Fondazione Ticino Cuore che ne ha curato la realizzazione.
Nel nostro Cantone, l'arresto cardiaco colpisce ogni anno circa 350 persone. Dal 2005 Ticino Cuore ha realizzato tutta una serie di attività atte a favorire la presa a carico del paziente. Tra le più significative segnaliamo la realizzazione di una rete capillare di defibrillatori semiautomatici, a cui si affianca la rete dei First Responder gestiti e coordinati da Ticino Soccorso 144. È inoltre attivo un percorso formativo sulla rianimazione e defibrillazione precoce rivolto a tutta la popolazione.
Grazie al contributo di tutti i partner istituzionali presenti sul territorio cantonale, nel corso degli anni la percentuale di sopravvivenza dei pazienti ha superato il 50%, un risultato che proietta il nostro Cantone ai primi posti nel contesto mondiale.
Distribuito a tutti i fuochi del Mendrisiotto. Guarda l'archivio delle uscite
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