Una formazione costante, ad alta fedeltà
È stata recentemente inaugurata la sala di simulazione ad alta fedeltà del SAM. La struttura, che consente di ricreare in ogni minimo dettaglio situazioni di soccorso reali, è dotata di sofisticati manichini multifunzione che replicano fedelmente le più importanti funzioni fisiologiche.
Una continua evoluzione
La moderna formazione in ambito sanitario sta cambiando. Analogamente ai piloti dell’Aereonautica, che vengono istruiti con simulatori di volo, anche il personale sanitario può migliorare le proprie competenze grazie all’impiego di simulatori di cure. La tecnica di formazione, che prevede l’utilizzo di una persona nelle vesti di “simulante”, non è paragonabile a quella ad alta fedeltà che implica l’impiego di manichini multifunzione.
Questi ultimi, gestiti da software di ultima generazione, sono progettati per replicare fedelmente tutte le più importanti funzioni fisiologiche: i rumori respiratori (nella norma oppure patologici), il battito cardiaco, la peristalsi intestinale, la tosse e le convulsioni. Il personale sanitario può così praticare atti tecnici avanzati direttamente sul manichino.
Alcune di queste tecniche salvavita, come ad esempio la posa di un ago intraosseo o la decompressione di un pneumotorace iperteso, vengono utilizzate molto raramente in interventi reali: per questo motivo è indispensabile che il Soccorritore diplomato e il Medico d’urgenza possano esercitare costantemente tali procedure sul simulatore, per poterle poi eseguire sul paziente in caso di emergenza, senza alcuna esitazione.
Per favorire un costante miglioramento dell’intervento, le simulazioni possono essere video-registrate: ciò porta un ulteriore valore aggiunto rispetto alle consuete tecniche di formazione utilizzate finora al SAM.
Al termine delle simulazioni, i soccorritori, gli infermieri e i medici hanno così l’opportunità di analizzare i filmati, focalizzando l’attenzione sui momenti più significativi e istruttivi dal punto di vista formativo.
Durante questi feedback vengono evidenziati i punti positivi, migliorabili e negativi. Eventuali errori vengono vissuti come spunto per una crescita professionale e sono fonte di apprendimento, in modo da evitare il ripetersi di simili circostanze durante gli interventi reali.
I vantaggi dell’utilizzo delle simulazioni ad alta fedeltà sono molteplici:
- i contenuti proposti nelle simulazioni possono essere modificati di volta in volta o ripetuti, permettendo un insegnamento mirato a un preciso setting clinico, senza nessun rischio per il paziente;
- la pratica sul manichino rispecchia l’insegnamento effettuato “al letto” del paziente, con in più la possibilità di manipolare i suoi tempi e le sue risposte fisiologiche, aumentando l’apprendimento;
- viene sviluppata la capacità di lavorare su esperienze cliniche concentrandosi su un obiettivo preciso;
- gli scenari allestiti sono focalizzati sul partecipante e pertanto privi di rischi e minacce;
- durante le simulazioni è possibile valutare l’operato del singolo partecipante, oppure quello dell’intero team;
- questo tipo di formazione non solo valuta le singole capacità tecniche (skills), ma pone anche l’accento sui fattori umani (non technical skills) come la capacità comunicativo-relazionale, la leadership, la followership, la conoscenza dell’ambiente. Questi aspetti stanno alla base del successo o dell’insuccesso dell’intervento di soccorso. L’ambiente dell’emergenza sanitaria richiede l’interazione di un team affiatato che in tempi rapidi prenda decisioni corrette e metta in atto le manovre salvavita.
La versatilità delle apparecchiature installate ne permette l’utilizzo anche direttamente “sul campo”. Un primo test è stato effettuato nel mese d’agosto 2016 per la preparazione di due colleghe agli esami finali del percorso integrativo per soccorritori. In collaborazione con Tre Valli Soccorso e il Corpo Pompieri di Airolo, un gruppo di soccorritori (tra i quali anche il nostro personale referente per la sala di simulazione) si è trasferito in Leventina. Qui sono stati ricreati degli scenari d’incidenti stradali per i quali, oltre all’intervento dei soccorritori, era necessaria la collaborazione dei pompieri per liberare i pazienti imprigionati tra le lamiere delle auto. In questo caso, il debriefing aveva lo scopo di valutare l’operato di entrambi i partner del soccorso.
Altre esperienze positive e di arricchimento sono state fatte nell’ambito della formazione continua per i professionisti del SAM. Nell’ottobre del 2016, presso gli spazi della Protezione Civile Mendrisiotto in via Penate a Mendrisio, sono stati allestiti degli scenari per simulare incidenti particolari. I debriefing hanno potuto migliorare e affinare il processo di gestione del paziente politraumatizzato critico, portando a definire la procedura clinico-operativa da attuare in questo caso.
La sala è aperta a tutti i professionisti e gli studenti che desiderano cimentarsi in un sistema formativo moderno e all’avanguardia. Agli operatori sanitari di oggi e di domani offriamo competenza, conoscenze e valori. In questo modo, hanno la possibilità di migliorare la loro destrezza e capacità professionali con l’obiettivo d’essere concorrenziali in un mondo del lavoro sempre più in evoluzione. Attualmente è in corso un progetto con la SUPSI nell’ambito del modulo di “Cure ad elevata complessità” per gli studenti del terzo anno del corso di laurea in cure infermieristiche. Verranno organizzate due giornate in cui i partecipanti si cimenteranno nelle cure in situazioni d’urgenza, sfruttando la tecnologia delle simulazioni ad alta fedeltà audio-video registrate.
La sala è naturalmente a disposizione anche per organizzare i vari percorsi di formazione continua del personale medico ed infermieristico operativo nei nostri ospedali e nelle nostre cliniche.
Chi paga l'altra metà?
Sai che la LAMal (Legge federale assicurazione malattie) paga solo la metà delle spese di soccorso preospedaliero? Scopri le agevolazioni per i nostri donatori.